In Italia superato il mezzo milione di iscritti…
Comunicato del 25 settembtre 2024
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Per la prima volta nel nostro Paese è stato raggiunto un traguardo importante per le persone che hanno bisogno di un trapianto di midollo per curare malattie come i tumori del sangue, le leucemie, i linfomi e il mieloma, ma anche patologie non oncologiche come l’aplasia midollare e le mielodisplasie. Ciò è stato possibile grazie ai 21.895 nuovi potenziali donatori reclutati nei primi otto mesi del 2024.
Sono i dati forniti dal Registro Ibmdr in occasione della decima Giornata mondiale dei donatori di midollo del 21 settembre scorso. Anche l’Italia celebra la ricorrenza con ‘Match it now!’, la settimana nazionale di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche promossa da Ministero della Salute, Centro nazionale trapianti, Centro nazionale sangue, Registro Ibmdr, il Gruppo Italiano per i Trapianti di Midollo Osseo-Gitmo e le associazioni Admo, Adoces e Adisco.
“Sono circa 2mila le persone per le quali ogni anno viene attivata in Italia la ricerca di un donatore non consanguineo per un trapianto di midollo – spiega il direttore del Centro nazionale trapianti Giuseppe Feltrin – e la probabilità di trovare un ‘gemello genetico’ compatibile per una donazione è circa una su 100mila: ecco perché è necessario che il Registro Ibmdr contenga un numero di potenziali donatori più elevato possibile”. “Nel 2024 i nuovi donatori registrati sono in crescita del 14% rispetto al 2023 – dichiara Nicoletta Sacchi, direttrice del Registro Ibmdr – ma non basta: l’obiettivo è di arrivare almeno a 30mila nuove iscrizioni entro la fine dell’anno, per compensare i 15mila donatori che per ragioni anagrafiche usciranno dal registro”. Questo perché la donazione di midollo è possibile solo fino ai 55 anni di età: superata quella soglia, i donatori volontari vengono ‘pensionati’, ed è per questo che è necessario reclutare ogni anno nuovi iscritti più giovani (tra i 18 e i 35 anni) che, oltre a compensare le fuoriuscite, facciano crescere il numero dei donatori potenziali e ne ringiovaniscano l’età media.
Informare e sensibilizzare giovanissimi e giovani è proprio l’obiettivo di ‘Match it now!’: nei prossimi giorni le ragazze e i ragazzi avranno la possibilità di iscriversi al registro donatori non solo nei centri donatori presso i servizi trasfusionali degli ospedali italiani, ma anche in tantissime piazze italiane, grazie all’impegno delle associazioni Admo, Adoces e Adisco.
Il midollo osseo non si può sintetizzare in laboratorio: esattamente come avviene con il sangue, è necessario trovare un donatore compatibile. La situazione ideale è trovare un parente (fratelli, sorelle, figli, genitori) in buona salute e idoneo alla donazione, che abbia un HLA (Human Leukocyte Antigen) identico.
Nel caso in cui non si trovi un parente idoneo, si consulta il Registro Italiano dei donatori di midollo osseo in cerca di un profilo compatibile. Il Registro cataloga i donatori di tutta la Nazione: più persone sono iscritte, maggiori possibilità ci sono di trovare un donatore compatibile con il paziente che ha bisogno del trapianto di midollo. Le cellule del sangue hanno una vita breve e limitata nel tempo, e per questo è importante che vengano prodotte costantemente. La vita media dei globuli rossi è di circa 120 giorni (4 mesi), quella dei globuli bianchi di poche ore o alcuni giorni a seconda del tipo, mentre quella delle piastrine è di una decina di giorni. Abbiamo quindi bisogno di produrre continuamente nuove cellule del sangue per rimpiazzare quelle ‘vecchie’ che finiscono il loro ciclo vitale. Qui entra in gioco il midollo osseo: è un tessuto liquido simile al sangue, ma più denso. Si trova in particolare all’interno delle ossa piatte, come sterno, bacino, coste, scatola cranica. Si è stimato che ogni secondo vengono prodotte circa 10 milioni di cellule nuove, portando nell’arco di tutta la vita ad una produzione cellulare inimmaginabile
Il midollo osseo è un tessuto in continua proliferazione ed è proprio questo che lo rende più soggetto alla comparsa di errori genetici. L’intensa attività di replicazione porta talvolta alla produzione di cellule che presentano alterazioni o mutazioni capaci di provocare una malattia.
Il trapianto di midollo osseo va a sostituire le cellule difettose con quelle di un donatore sano. Grazie a questo è possibile raggiungere una guarigione completa. Rispetto ai trapianti d’organo, di cui forse si è più a conoscenza, quello di midollo osseo non è un intervento chirurgico. Si tratta di una procedura medica che ha come scopo quello di sostituire il sistema emopoietico del paziente (ovvero ‘fabbrica’ delle cellule del sangue) con quello di un donatore sano. Diffondere la cultura della donazione aiuterebbe a espandere la varietà dei donatori coinvolgendo anche nazionalità differenti: in questo modo si potrebbe aumentare la possibilità di trovare un donatore compatibile non solo per i pazienti italiani ma per tutti i cittadini europei, a prescindere dall’etnia.