Salute mentale, misure per…
Leggi articolo
Quello della salute mentale è uni dei temi più complessi del Sistema Sanitario Nazionale, anzi, alla luce dei dati epidemiologici in continua crescita, si pone come priorità assoluta.
Negli ultimi 3 anni c’è stato un crescente aumento dei casi di disagio mentale, dovuti all’atmosfera di instabilità e incertezza senza precedenti creata dalla pandemia da Covid 19, che ha segnato profondamente lo stato della salute mentale della popolazione in Italia e in Europa.
La parte di popolazione che ha risentito di più degli effetti della pandemia e degli eventi che si sono succeduti sono gli adolescenti: ansia (28%), depressione (23%), solitudine (5%), stress (5%) e paura (5%), sono i problemi di salute mentale più comunemente riscontrati. Almeno il 50% dei disturbi di salute mentale esordisce prima dei 15 anni e l’80% di questi ultimi si manifesta prima dei 18 anni, diventando in alcuni casi, un problema permanente per tutta la vita di una persona.
In Europa, i disturbi mentali e comportamentali e i suicidi pesano per il 4,8% sul totale dei decessi. L’Italia occupa il 12 posto, subito dopo la Spagna, per numero di decessi.
Il Paese maggiormente resiliente è la Finlandia che ha manifestato maggiori capacità di reagire a tali situazioni di difficoltà, mentre l’Italia risulta tra le nazioni più esposte, dove si sono diffuse condizioni abitative sfavorevoli. Si pensi alla crisi post-pandemia, alle ricadute della guerra in Ucraina, ai flussi migratori e al rischio di recessione economica. A ciò si aggiunga che in Italia circa il 20% della popolazione vive in condizioni abitative precarie: condizione che, si è dimostrato, abbia una diretta incidenza sulla salute mentale. Ed invero, le persone che vivono in contesti sovraffollati hanno maggiori probabilità di sviluppare un disordine mentale, tra cui disagio psicologico e depressione.
Il nostro Governo, per far fronte al fenomeno sempre crescente e alle inefficienze del settore, ha previsto, all’interno del Decreto Legge del 7 Giugno 2024 n° 73 sulle c.d. “Liste di attesa”, convertito in Legge il 24 Luglio 2024, dopo l’approvazione definitiva in seconda lettura alla Camera, iniziative per il potenziamento dell’offerta assistenziale e per il rafforzamento dei dipartimenti di salute mentale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia (regioni destinatarie del Programma nazionale Equità nella salute 2021-2027). Tali iniziative andranno individuate attraverso un piano d’azione finalizzato al rafforzamento delle capacità di erogazione dei servizi sanitari e all’incremento dell’utilizzo dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio.
Anche se i provvedimenti adottati di recente dimostrano l’attenzione del Governo verso questi temi, tuttavia si attendono riforme strutturali nell’ambito dei Servizi di Salute Mentale e proposte che mettano al centro il finanziamento adeguato della Sanità, oltre che alleanze tra Sevizi, utenti, famiglie e agenzie del territorio come potenziamento dell’impiego di tali risorse.