Comunicato del 23 settembre 2024

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Dopo 50 anni di ricerche, la scoperta: è stato identificato un nuovo gruppo sanguigno. Si chiama Mal, è rarissimo ed è stato scoperto dai ricercatori del National Health Service Blood and Transplant nel Regno Unito nel South Gloucestershire, con il supporto dell’University di Bristol.

Non è possibile ancora quantificare il numero di persone in tutto il mondo che avranno enormi benefici in seguito all’individuazione di questo nuovo gruppo sanguigno.

Le ricerche iniziarono nel 1972 quando nel campione di sangue prelevato da una donna in gravidanza fu rilevata l’assenza di un antigene che si credeva fosse universale, perché trovato fino a quel momento su tutti i globuli rossi. Negli anni si è scoperto che l’antigene l’AnWj, mancante in quella donna, è altamente prevalente: si trova nel 99,9% della popolazione.

Nessuno era stato in grado di spiegare il motivo di quell’anomalia.

Solo ora però questo nuovo studio ha chiarito le basi genetiche finora sconosciute di questo antigene, il che permetterà di effettuare dei test e garantire trasfusioni più sicure.

Gli antigeni sono di vitale importanza perché definiscono i gruppi sanguigni. Ricevere sangue che non corrisponde al proprio gruppo, con gli antigeni sbagliati può portare alla morte.

Poco tempo dopo aver iniziato a lavorare per la divisione responsabile delle donazioni di sangue e dei trapianti del Servizio sanitario nazionale del Regno Unito (Nhs Blood and Transplant) nei primi anni Duemila, un collega suggerì a Tilley di provare a risolvere l’annoso mistero che si celava dietro questo sangue così insolito. Dal momento che nel corso degli anni erano stati raccolti altri campioni con lo stesso antigene mancante, era possibile fare un confronto. “Pensavamo che sarebbe stato facile – racconta Tilley –, ma non è andata proprio così”.

Nicole Thornton, coautrice dello studio e responsabile di laboratorio all’Nhs Blood and Transplant, non è in grado di fornire una stima precisa, ma ritiene che possano esserci meno di decine di migliaia di persone con un sangue di questo tipo in tutto il pianeta: “Probabilmente questo gruppo sanguigno è più diffuso di quanto pensiamo, ma è ancora molto, molto raro”. Nel documento sono elencati solo otto campioni di sangue AnWj-negativi dovuti a specifiche mutazioni genetiche, che in alcuni casi provengono da individui imparentati.

I risultati dello studio rappresentano “il culmine di un lungo lavoro di squadra, per stabilire finalmente questo nuovo sistema di gruppi sanguigni ed essere in grado di offrire la migliore assistenza a pazienti rari ma importanti”, ha commentato un’autrice dello studio, Louise Tilley.

“Il lavoro – ha aggiunto – è stato difficile perché i casi genetici sono molto rari”.

Dopo la scoperta dei batteri in mare che potrebbero rivoluzionare gli antibiotici, conoscere il nuovo sistema di gruppi sanguigni MAL, potrebbe ridurre dei rischi di rigetto che possono risultare anche fatali. Si tratta di quelle reazioni da parte dell’organismo che prova a difendersi da quello che classifica come estraneo. Il sangue, d’altra parte, ha permesso anche di ‘prevedere’ l’infarto.