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Si sono svolti a Roma gli Stati generali di ACOP che hanno visto la partecipazione di numerosi Associati e l’intervento di personalità di rilievo del mondo della Politica, dell’Università, nonché di Esperti del settore sanitario.

È intervenuto l’Eurodeputato Aldo Patriciello che ha illustrato il lavoro che in Europa si sta facendo per cercare di uniformare la Sanità e renderla quanto più omogenea in tutti gli Stati membri. “L’Unione Europea” ha precisato l’on. Patriciello, “è orientata verso un modello europeo di servizio sanitario atto ad armonizzare le garanzie del welfare con il mercato interno dei servizi. La rigida separazione tra sistemi sanitari nazionali sembra essere destinata ad essere superata nell’ambito della definizione di status di cittadino europeo. Lo svilupparsi di un mercato interno dei servizi è alimentato dalla garanzia di libera circolazione dei cittadini e questo ripercuote la propria azione nell’ambito del ricevimento di cure nei paesi membri. La normativa europea regola le cure transfrontaliere e conferisce il diritto di accedere ai prodotti medicinali, ai dispositivi medici e ai servizi sanitari presenti nei vari paesi europei facendo decadere, di fatto, la tematica di una contrapposizione tra strutture pubbliche e private, rendendola irrilevante nel quadro europeo. Infatti, le Strutture sanitarie accreditate sono conformi per legge agli standard di qualità e sicurezza richiesti dai vari paesi e dalla normativa richiamata per la validità delle prestazioni transfrontaliere”. “Continuerò, in tal senso, nel mio ruolo, ad offrire il mio contributo nell’interesse dell’efficientamento del settore sanitario in ogni suo aspetto”.

La Senatrice Licia Ronzulli, Vice Presidente del Senato, ha preso parte all’iniziativa precisando come la Sanità si confermi “uno dei temi al centro del dibattito sull’approvazione della Legge di Bilancio, poiché la Salute è universalmente riconosciuta come bene primario. Purtroppo, il Servizio sanitario presenta numerosi problemi e inefficienze dovuti ai tagli effettuati in questi ultimi dieci anni, alle risorse mal distribuite, ai professionisti della salute: medici e infermieri che operano in condizioni difficili, costretti a lavorare in organico ridotto e con carichi insostenibili, mentre i pazienti che si trovano a fronteggiare un servizio sanitario che ormai è diventato un percorso ad ostacoli.  È per questi motivi che ho più volte sottolineato la necessità di una riforma profonda e globale del Sistema sanitario nazionale da realizzare entro questa Legislatura.” Questa riforma è necessaria, cruciale tanto quanto la riduzione delle tasse, poiché se il nostro sistema sanitario funzionasse in modo efficiente, con costi inferiori e con risultati minori, si potrebbero dedicare risorse ad altri comparti della macroarea sanitaria, ad esempio investire in infrastrutture moderne, di digitalizzare il servizio, di coprire le carenze di personale”. “Quando pubblico e privato collaborano sostenuti dalle Istituzioni che facilitano questa sinergia, la Salute diventa un patrimonio condiviso e il Sistema sanitario diventa sostenibile per tutti”.

Il Presidente ACOP on. Michele Vietti ha dato inizio ai lavori introducendo le tematiche oggetto di approfondimento dei successivi Tavoli tematici in cui gli Associati hanno potuto confrontarsi e predisporre un documento che racchiudesse le loro proposte concrete, frutto delle analisi sulle criticità del Sistema salute alla luce degli stanziamenti del Governo. Il Presidente Vietti ha sottolineato come “il Governo ha fatto uno sforzo nell’ambito della Legge di Bilancio, rispetto alle risorse stanziate per la Sanità, ma risulta ancora insufficiente atteso che in Italia abbiamo, rispetto al PIL la spesa sanitaria più bassa in Europa e visto che è stato affermato, dalla recente sentenza della Corte costituzionale sull’autonomia differenziata, il principio in virtù del quale il diritto alla salute non può essere sacrificato in nome di risparmi sulla finanza pubblica,  ciò è diventato intollerabile. Chiediamo, di aumentare la spesa sanitaria ma soprattutto di eliminare gli enormi sprechi che si annidano e le grandi inefficienze che sono quelle che producono le liste di attesa e la mobilità territoriale dei pazienti, a danno di tutti i cittadini”.

“La prossima Legge finanziaria prevede ulteriori risorse a disposizione attraverso il Fondo sanitario nazionale destinato al sistema salute. È chiaro che l’incremento che c’è stato non è stato un incremento straordinario, ma in questo momento di grande difficoltà potrebbe anche essere sufficiente, a una condizione: fare delle valutazioni più attente sui sistemi di controllo delle aziende sanitarie, entrare più in profondità sulle cause strutturali e negative che creano debito, soprattutto attraverso la rivisitazione dei percorsi di salute dei pazienti, dove ci sono delle sacche di dispersione di denaro, rispetto alle tariffe dei Drg, che sono in particolar modo significative”. Così Francesco Albergo, Docente di Risk Management e controllo delle aziende sanitarie Università LUM, Componente della Cabina di Regia del nuovo sistema informativo sanitario PNRR presso il Ministero della Salute. “È ovvio che non si può tagliare sul personale o sulla spesa farmaceutica, ma è molto importante che le organizzazioni e i processi vengano profondamente rivisitati – ha spiegato – partendo dal pronto soccorso, che diventa un crocevia straordinario e importante finalizzato alle ospedalizzazioni, e le degenze improprie che causano un incremento del debito”. Il Prof. Albergo ha elaborato insieme al suo team uno strumento capace di aiutare a migliorare la gestione dei percorsi dei pazienti: “Si tratta di uno strumento, nato circa un anno fa dopo un’importante analisi su 50 patologie complesse e un milione e mezzo di dati analizzati, rianalizzando il percorso del paziente, i costi per singola patologia, in quanto è importante rivisitare i Drg. Oggi abbiamo delle tariffe che non hanno nulla a che fare con i reali costi delle patologie. Questa discrasia – conclude – porta a sbilanciamenti finanziari importanti all’interno delle strutture ospedaliere, universitarie e di Asl come ospedali a gestione accentrata”.

Interessante anche la disamina compiuta dal dott. Mario Morlacco, Consulente esperto del Ministero della Salute PNRR Missione 6 Relazione sulla Finanziaria, che ha descritto, attraverso la propria esperienza, come negli ultimi anni si sia assistito ad un graduale messa a punto del Sistema sanitario mediante l’efficientamento del controllo di gestione e della contabilità analitica ma che ancora vi sia molto da fare per intervenire nell’adeguamento del sistema rispetto alla domanda. Il Dott. Morlacco ha esplicitato le possibili e proposte da attuare per la tutela del diritto alla salute nel nostro Paese.

Ed infine l’autorevole conclusione del Prof.Federico Spandonaro, Professore aggregato di Economia applicata Università di Tor Vergata Presidente Comitato Scientifico di Lazio Crea, che ha evidenziato come il servizio sanitario nazionale con le risorse disponibili non riesca più a rispondere alle richieste dei cittadini ed avrebbe bisogno di una vera e propria trasformazione ed ha  puntualizzato: “E’ inutile polemizzare sull’insufficienza degli stanziamenti finanziari del Governo sulla Sanità, occorre riportare in linea le promesse con le risorse, bisogna pensare cosa sarà il Servizio sanitario nazionale nei prossimi anni e questo vuol dire ricompensare la governance. Abbiamo un quarto di spesa privata completamente scissa da quella pubblica che va invece ricoordinata con quella pubblica e abbiamo una serie di altre esigenze da coordinare ripensando a quelli che sono i principi del SSN. Oggi temi come l’equità e l’integrazione declinati quarant’anni fa non sono più al passo con i tempi moderni e bisogna trovare una nuova base condivisa poiché il servizio sanitario nazionale è una conquista di civiltà e per riformarlo ci vuole l’accordo di tutti”.

L’ampio dibattito è seguito con i due gruppi tematici: il socio sanitario coordinato dalla dott.ssa Tiziana Amodio del gruppo Giomi, mentre le case di Cura dal prof. Barresi, vice Presidente di Acop Sicilia, che ha portato le conclusioni insieme al dott. Nicitra, Presidnte di Aias Nazionale. Notevoli gli spunti di riflessione che saranno portati all’attenzione delle Commissioni di Camera e Senato, impegnate nella stesura della prossima Riforma del Sistema sanitario che, ci si auspica, tenga conto di quanto evidenziato negli Stati Generali organizzati da ACOP.